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Conto Energia Termico: in Gazzetta il decreto con gli incentivi alle rinnovabili termiche
E' stato pubblicato sul supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 1 del 2 gennaio il decreto del ministero dello Sviluppo economico intitolato"Incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni".
Si tratta del provvedimento volto a regolare i meccanismi di attribuzione di incentivi a chi effettua interventi che vanno ad aumentare le prestazioni in termini di efficienza energetica e per chi si impegna nella produzione di energia termica da rinnovabili. Possono beneficiare dei bonus tutti gli interventi realizzati a partire dall'entrata in vigore del decreto.
Il decreto ministeriale, che attua l'art. 28 del decreto 3 marzo 2011 n. 28, ha come fini ultimi quello di fissare quindi una sorta di Conto Energia Termico, che possa contribuire peraltro a far raggiungere gli obiettivi nazionali di sviluppo delle energie pulite, e quello di creare una macchina di attribuzione di incentivi destinati agli interventi effettuati nella pubblica amministrazione orientati all'efficienza energetica, così come vuole anche una direttiva Ue specifica.
Per quanto riguarda la concessione degli incentivi, sono rivolti a piccoli interventi di efficienza energetica e per la produzione di energia termica da rinnovabili, quindi si tratta di scaldacqua, pompe di calore, solare termico, generatori di calore a biomassa. E' importante sottolineare però che per accedere agli incentivi occorre essere innanzitutto un soggetto pubblico nel caso delle risorse stanziate per l'efficienza energetica.
Negli altri casi ecco invece quali interventi vengono incentivati:
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica;
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore alimentato da biomassa;
- installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling;
- sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.
Se parliamo di soggetti solo pubblici invece sono anche incentivabili:
- isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato;
- sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato;
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti generatori di calore a condensazione;
- installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione da Est-Sud-Est a Ovest, fissi o mobili, non trasportabili.
In tutti i casi, le tecnologie che possono beneficiare di incentivi devono rispettare alcuni parametri prestazionali minimi che variano a seconda dell'energia prodotta, del risparmio energetico che ne deriva, della taglia e delle zone climatiche di realizzazione. Gli impianti a biomassa o a PdC fino a 35 kWt e solari termici fino a 50 mq beneficeranno di un totale annuo dell'incentivo costante, viene calcolato a forfait e sarà erogato per un biennio, che diventa un quinquennio nel caso di impianti di taglia maggiore
Infine, ecco come si può effettivamente accedere agli incentivi. Il primo step è la presentazione dell'apposita domanda al Gse entro 60 giorni dalla data di realizzazione dell'intervento o di fine lavori, ovvero entro 60 giorni successivi alla data in cui è disponibile online sul portale del Gestore la stessa domanda.