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CONTO TERMICO
COS’È?
Una agevolazione che incentiva gli interventi di efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Non si tratta di una detrazione, ma di un contributo versato direttamente sul conto corrente del soggetto responsabile dell'intervento. Il contributo è calcolato sulla singola tipologia di intervento e si ottiene al massimo in cinque rate annuali e in diversi casi, e soprattutto per interventi di taglia "domestica", in due anni. Per accedere al contributo, gli impianti devono presentare alcune prestazioni minime.
COME FUNZIONA?
Colui che affronta una spesa per cui è previsto il contributo lo riceverà in conto corrente per una durata di anni stabilita in base all’intervento eseguito. L’incentivo può essere assegnato esclusivamente agli interventi che non accedono ad altri incentivi statali.
UN ESEMPIO
Va premesso che il contributo è determinato da un calcolo che considera la zona climatica e vari dati della tecnologia installata. Ad esempio, un soggetto privato in caso di sostituzione di un impianto per la climatizzazione invernale esistente con caldaia a biomassa o con una pompa di calore elettrica può ottenere più di duemila euro in due anni; con l’installazione di collettori solari può ottenere più di millecinquecento euro in due anni.
CHI PUÒ USUFRUIRNE?
Possono accedere al meccanismo di incentivazione le Pubbliche Amministrazioni e i soggetti privati, intesi come persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa o agrario.
Per accedere agli incentivi, le Pubbliche Amministrazioni possono avvalersi del finanziamento tramite terzi, di un contratto di rendimento energetico o di un servizio energia, anche tramite l’intervento di una ESCO.
QUALI INTERVENTI?
Gli interventi che garantiscono l’accesso al Conto termico riguardano l’incremento dell’efficienza energetica in edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, dotati di impianto di climatizzazione. Nello specifico sono previsti per le Pubbliche Amministrazioni:
- l’isolamento termico delle superfici opache che delimitano il volume climatizzato;
- la sostituzione di chiusure trasparenti e infissi che delimitano il volume climatizzato;
- la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con generatori di calore a condensazione;
- l'installazione di sistemi di schermatura e ombreggiamento non trasportabili per protezione delle chiusure trasparenti con esposizione Est-Sud-Est a Ovest;
Per quanto riguarda la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza, accedono ai seguenti bonus sia le Pubbliche Amministrazioni che i soggetti privati:
- la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica, con potenza termica nominale inferiore a 1000 kW;
- la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con impianti dotati di generatore di calore alimentato da biomassa con potenza termica nominale inferiore a 1000 kW;
- l’installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling, di superficie solare lorda inferiore a 1000 metri quadri;
- la sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.
Per accedere ai bonus, gli impianti devono presentare alcune prestazioni minime. Le caldaie a biomassa, sono incentivabili se installate in sostituzione di caldaie e di impianti alimentati a biomassa, gasolio, olio o carbone.
CI SONO LIMITI?
Esiste un tetto massimo di importo destinato all’incentivo. Trascorsi 60 giorni dal raggiungimento di un tetto di spesa cumulata annua di 700 milioni di euro per interventi realizzati dai privati e di 200 milioni di euro per interventi realizzati o da realizzare da parte della Pubblica Amministrazione, non sarà possibile presentare nuove domande di accesso all'incentivo.
COSA DEVO FARE?
I soggetti che intendono accedere all’incentivo devono presentare domanda al GSE, Gestore dei servizi energetici, entro 60 giorni dalla fine dei lavori. L’istanza va inviata completa di tutta la documentazione richiesta (ad es. Attestato di Certificazione Energetica ACE, asseverazione di un tecnico abilitato che attesti l’appropriato dimensionamento del generatore di calore, fatture e relative ricevute dei bonifici, dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà …).